“Purtroppo è una manovra fatta di tasse dirette e indirette. Quelle dirette, ad esempio le accise, ma anche quelle indirette come il taglio alla sanità, oppure l’assenza di misure contro il lavoro povero, il taglio dei fondi all’industria a partire dall’automotive, che è il primo settore industriale del nostro paese, che attraversa una transizione complicata e che pure vede un taglio di fondi pari all’80%. Lo stesso sui trasporti mentre alla scuola mancheranno oltre 5 mila insegnanti”. Il senatore e tesoriere nazionale del PD Michele Fina oggi a Trieste per incontri istituzioni e politici, parlando con i giornalisti ha espresso il suo giudizio sulla manovra finanziaria del GOVERNO MELONI. “Insomma – ha sintetizzato il senatore dem – è una manovra che impoverisce il nostro Paese. Insieme alle altre opposizioni abbiamo provato a mettere in campo altre idee. Tuttavia, per ragioni ideologiche, questo GOVERNO tende a buttare i soldi su scelte che non hanno senso né futuro e al contrario non si occupa dei problemi principali del nostro paese proprio a partire dalla salute e dal lavoro”. Riguardo alle obiezioni della Consulta sulla legge Calderoli, Fina ha giudicato autonomia differenziata, premierato e riforma della giustizia, come “uno scellerato patto tra le tre forze di maggioranza” che “non si occupa per niente dei problemi concreti del nostro paese, che sono innanzitutto problemi sociali e riguardano i diritti delle persone”. “Noi – ha concluso il senatore dem – pensiamo che ci sia proprio da ribaltare la visione delle priorità del paese.


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