“La piu’ grave conseguenza dell’errore commesso dagli onorevoli Andrea Dalmastro e Giovanni Donzelli, e a seguire della perseveranza di altri esponenti di Fratelli d’Italia e del silenzio assordante della Presidente Meloni, e’ quella di aver messo a repentaglio l’unita’ di tutte le forze politiche contro le mafie e contro il terrorismo”. Lo dichiara Michele Fina, senatore del Partito Democratico, che prosegue: “E’ proprio l’immagine di questa incrinatura che incoraggia i criminali di ogni risma, come e’ dimostrato dalla preoccupante ondata di minacce e aggressione di stampo anarco-insurrezionalista. Ed ora siamo al punto che
l’analfabetismo istituzionale degli esponenti della destra mette in pericolo l’intero paese oltre che loro stessi, per quanto si sono dimostrati inadeguati al delicato ruolo che ricoprono.
Ricordiamo che tutto nasce dall’uso strumentale che Donzelli fa di informazioni sensibili scagliandole contro le minoranze. A quale fine? Minoranze che hanno nel loro albero genealogico generazioni di lotta alle mafie e al terrorismo e patrioti veri che in questa lotta hanno sacrificato la loro vita. Ed e’ grazie alle donne e agli uomini di Stato che le forze politiche non estremiste, di destra e di sinistra, hanno espresso negli ultimi due decenni che l’Italia e’ stata in grado di difendersi dagli
attentati terroristici di matrice islamica, che invece hanno colpito gli altri grandi paesi europei, proprio facendo leva sull’esperienza maturata dalle forze dell’ordine, dalla magistratura e dall’intelligence italiana nella lotta contro
mafie e terrorismo. Infine le aggressioni e le minacce che negli
ultimi anni sono venute dai no-vax e dalle formazioni neo
naziste e neo fasciste hanno colpito ancora una volta le forze
sindacali e le forse democratiche, non certo coloro che a questi
fenomeni hanno colpevolmente strizzato l’occhio. Gli esponenti
del centrodestra che hanno cultura istituzionale facciano il
loro dovere e invitino i loro improvvisati colleghi di Fratelli
d’Italia a tutelare le istituzioni facendo fare un passo
indietro a Dalmastro e Donzelli, tornando cosi’ al necessario
rispetto delle opposizioni pur nella dialettica delle differenti
opinioni”, conclude.


Ne Parlano