«La comunità internazionale non può restare in silenzio di fronte all’escalation militare voluta da Netanyahu e alla catastrofe umanitaria in corso a Gaza. Le minacce di un attacco su Rafah, dove si trovano oltre un milione e mezzo di sfollati, rappresentano una linea rossa che non può essere oltrepassata. Siamo di fronte a un disegno di deportazione di massa che viola ogni principio del diritto internazionale e umanitario».
Lo dichiara Michele Fina, senatore del Partito Democratico.
«Il governo italiano non può continuare a tacere o a limitarsi a generici appelli. Serve un’azione netta: cessate il fuoco immediato, corridoi umanitari sicuri, riconoscimento dello Stato di Palestina. Con M5S e Alleanza Verdi e Sinistra abbiamo presentato una mozione unitaria che chiede al governo di assumere impegni chiari, compreso quello delle sanzioni verso l’esecutivo israeliano per le violazioni in corso».
E’ necessario che l’Unione Europea parli finalmente con una voce sola, come richiesto dalle Nazioni Unite, e assuma un ruolo di mediazione credibile e autorevole. La pace si costruisce solo riconoscendo il diritto di esistere in sicurezza sia per il popolo palestinese che per quello israeliano. Il tempo della neutralità ambigua è finito».


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