“Guardiamo con attenzione alle mosse che attendono il Governo in vista di un indispensabile confronto con la Commissione europea su un elemento strategico quale l’uso delle risorse idriche per finalità idroelettriche. Tuttavia dobbiamo anche rilevare la contraddizione di una maggioranza che da una parte ci propone una mozione su un’importante fonte rinnovabile e dall’altra fa il codazzo a Trump che abbandona gli accordi di Parigi e il Green Deal strizzando l’occhio ai negazionisti del cambiamento climatico. Comunque a parte le incongruenze del Governo è necessario rilevare che nel giro di pochi anni i mutamenti avvenuti a livello internazionale abbiano contribuito a sconvolgere il quadro normativo di riferimento che risaliva solo al 2021. Uno scenario nuovo che impone al Governo una più determinata interlocuzione con la Commissione europea per la ricerca di nuove soluzioni a partire da un sistema regolatorio che faccia della reciprocità nel settore un punto fermo come da noi auspicato. In questa prospettiva è fondamentale garantire una migliore interazione con le Regioni, che proprio con lo Stato condividono la competenza in materia, per il perseguimento di una autonomia energetica e una promozione più diffusa delle energie rinnovabili. Per questo riteniamo sia necessaria una più efficace strategia per la decarbonizzazione del sistema energetico alla luce dei cambiamenti climatici. Bisogna andare nella direzione opposta da quella imboccata da Trump che ha abbandonato gli Accordi di Parigi e ha abolito il Green Deal. Bisogna avviare con urgenza investimenti necessari a salvaguardare il ruolo strategico dei bacini idrografici di pertinenza. E’ quindi indispensabile che il Governo avvii una interlocuzione con l’Europa finalizzata a liberare risorse per gli investimenti per garantire la salvaguardia della sicurezza energetica nazionale. In questa prospettiva riteniamo fondamentale il protagonismo delle autonomie locali nelle fasi istruttorie e autorizzative e anche nella determinazione degli strumenti compensativi. Se il Governo ottenesse una proroga delle concessioni la riassegnazione è importante che avvenga solo a condizione dell’insussistenza, alla data del procedimento amministrativo, di situazioni debitorie a carico del concessionario scaduto o uscente nei confronti dell’amministrazione concedente. Questi elementi, in ossequio al principio di sussidiarietà e nel rispetto delle prerogative degli enti locali interessati dalle concessioni e di trasparenza in materia di eventuali situazioni debitorie, devono essere elementi imprescindibili. L’auspicio quindi è che il Governo nella fase di interlocuzione sovranazionale tenga questi due principi in primaria considerazione. Al tempo stesso riteniamo grave che la maggioranza non voglia impegnarsi su punti per noi derimenti quali la creazione di un ambiente che faciliti gli investimenti degli operatori, una omogeneizzazione della disciplina del settore, la proroga o la riassegnazione per via negoziale delle concessioni idroelettriche scadute e in particolare che il Governo si attivi nelle sedi europee per l’affermazione di un reale principio di reciprocità. In tutti i casi , in segno di apertura, il Pd si asterrà anche per segnalare la condivisione di alcuni elementi. Così il senatore del Pd Michele Fina intervenendo nell’aula di palazzo madama in sede di dichiarazione di voto sulla mozione per il sostegno agli investimenti nel settore idroelettrico.
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