“Meno sanità pubblica e più tasse alle famiglie e alle imprese: questa è la destra che governa l’Italia, questa è la destra di Marsilio che governa la Regione Abruzzo. Dopo aver saccheggiato la Sanità e la Scuola pubblica sperperando miliardi in mance e mancette non sapendo più dove prendere i soldi aumentano le tasse. In Abruzzo aumentano per i redditi sopra i 28.000 euro lordi, portando l’Irpef fino a 100 euro in più al mese! Abbiamo assistito questa mattina alla conferenza stampa del Presidente Marsilio con un misto di indignazione e incredulità. Indignazione per il grave danno all’Abruzzo determinato da un aumento consistente delle tasse che creerà difficoltà a famiglie e imprese; incredulità per la superficialità con la quale il Presidente e i suoi consiglieri stanno certificando il loro totale fallimento politico e amministrativo. Dopo sei anni di Governo hanno portato la Regione in uno dei punti più bassi della sua storia, con duecento milioni di euro di debiti in Sanità, il rischio del commissariamento e un aumento dell’Irpef. Appena un anno fa, durante la campagna elettorale, hanno nascosto la verità dei conti e preso in giro gli elettori parlando di modello sanitario da esportare. Oggi invece sono costretti ad ammettere il buco di bilancio dopo aver fatto una legge mancia per accontentare gli amici politici che vale 22 milioni di contributi a pioggia, circa la metà della manovra per l’aumento delle tasse. E’ molto significativo che tutto questo accada in Abruzzo, regione nella quale è stata eletta la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Quello dell’Abruzzo è un caso nazionale, dunque, che dimostra il vero volto di questa destra: meno sanità pubblica, leggi mancia e più tasse al ceto medio, con buona pace di Lega e Forza Italia”. Così in una nota il sen del Pd Michele Fina.


Ne Parlano