Prendiamo atto che dal tavolo riunito presso l’assessorato alle attività Produttive della Regione non emerge alcuna novità”. Lo ha annunciato il senatore del Partito democratico, Michele Fina, impegnato nel seguire gli sviluppi della vicenda che ha seguito oggi l’incontro convocato dalla Regione sulla vertenza dell’azienda di semiconduttori Lfoundry di Avezzano, in provincia dell’Aquila, alla presenza dei vertici aziendali e dei sindacati. “L’azienda ha ribadito la sua posizione e confermato i licenziamenti, nonostante una generica volontà di proseguire con il dialogo – ha aggiunto il parlamentare abruzzese – Ovviamente è un risultato insufficiente che lascia lavoratrici e lavoratori in balia degli eventi. Non possiamo consentirlo e ribadiamo ogni nostra richiesta già più volte espressa nei giorni scorsi: blocco dei licenziamenti, immediata convocazione da parte del Governo del presidente del Consiglio di amministrazione Nabeel Gareeb, apertura urgente del tavolo di crisi. A questo dovrebbe aggiungersi una più netta linea di politiche industriali da parte del Governo in favore del settore strategico dei semiconduttori nonché a favore di misure agevolative per le imprese energivore in grado di abbattere i gravi costi energetici – ha continuato il senatore – Proprio in questi giorni è in discussione al Senato il dl Ambiente che tratta questa tematica anche attraverso alcuni emendamenti a mia firma per misure di sostegno e agevolazione. Faccio appello a tutti i colleghi parlamentari di centrodestra di unirsi alla nostra voce per ottenere immediati e risolutivi interventi – ha concluso – Anche rispetto alle richieste che l’azienda ha ribadito per la liquidazione di un finanziamento ministeriale di cui è beneficiaria, ma tutt’ora sospeso e che la sottosegretaria Bergamotto si è impegnata a sbloccare, già nei mesi scorsi. Dobbiamo essere vicini ai lavoratori e crederci tutti, in modo unitario, a partire da chi oggi governa il Paese”.L’azienda, a partire da gennaio, vorrebbe lasciare a casa tutti i lavoratori in somministrazione, oltre 100 persone e che circa 80 lavoratori LFoundry passeranno da indiretti a diretti andando incontro a un potenziale demansionamento.


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