“Per il Pd di Elly Schlein queste Europee portano un ottimo risultato mentre Fdi, che perde 600.000 voti assoluti rispetto alle elezioni politiche, non può semplicemente cantare vittoria. Se i votanti sono scesi al 49% degli aventi diritto questo è certamente un problema per tutti ma soprattutto per chi governa visto che ha spinto centinaia di migliaia di elettrici ed elettori al non voto. Un non voto a cui noi invece dovremo e sapremo dare una risposta. Il Pd guadagna oltre 250.000 voti rispetto alle politiche, riduce le distanze dal primo partito e traina le opposizioni. Hanno pagato l’atteggiamento sempre inclusivo, la campagna elettorale ma soprattutto il lavoro che ha portato il Pd a guida Schlein a ricostruire con pazienza e determinazione una sua identità chiara a partire dai temi del lavoro con la proposta sul salario minimo, del sostegno ad una sanità pubblica al collasso, dei diritti in particolare quelli negati alle donne e alle giovani generazioni, della promozione di uno sviluppo realmente sostenibile. La segretaria e tutti hanno lavorato senza risparmio per una squadra aperta, forte e plurale di candidate e candidati che hanno raccolto milioni di preferenze. Grazie a questo lavoro Il Pd oggi è il partito più forte della famiglia socialista europea, un risultato importante per rendere forza al progetto di un’Europa delle possibilità e della pace”. Così in una nota Michel Fina, senatore del Pd.


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