“Sul fronte dell’idroelettrico, delle
aree idonee alle rinnovabili e del costo dell’energia elettrica,
serve maggiore impegno. Il Paese non può permettersi ulteriori
ritardi». Lo ha dichiarato il Senatore Michele Fina (PD),
componente della VIII Commissione Ambiente, nel corso
dell’audizione svolta oggi in Senato con l’ Ad di Enel Green
Power Salvatore Bernabei.
“Lo stallo delle concessioni idroelettriche comporta un danno
al sistema paese: è stata l’occasione per chiedere all’azienda
di chiarire il numero di impianti coinvolti e il danno economico
generato dal blocco”. Allo stesso modo sul tema delle aree
idonee, Fina ha ricordato la recente sentenza del TAR Lazio che
ha annullato parti del decreto ministeriale: “Senza una
normativa chiara e uniforme tra le Regioni, si rischia il
collasso degli investimenti e la disomogeneità di fonti
normative e dunque dei piani di investimento”.
Infine, sul caro energia: “Il prezzo dell’elettricità in Italia
resta tra i più alti in Europa. In Spagna il disaccoppiamento
del costo dal gas ha prodotto risparmi reali. Chiediamo ad Enel
se ritiene auspicabili misure in questa direzione ovvero quali
intenda sostenere per una riforma strutturale che consenta a
imprese e famiglie di risparmiare concretamente sulla bolletta.
“L’Ad nella sua relazione e nelle risposte sui tre temi
sollevati ha confermato la grande mole di investimenti dedicati
alle rinnovabili, alcuni dei quali gravemente penalizzati dalle
incertezze normative e burocratiche. In particolare sulle aree
idonee a sottolineato che allo stato attuale esistono già 130 GW
di progetti pronti ad essere approvati. Purtroppo non si fa di
questa una missione vitale, accelerando in ogni modo le
procedure senza penalizzare l’esigenza di trasparenza e il
rispetto delle regole. Sul disaccoppiamento le riserve dovute ai
ritardi del nostro Paese, anche di ordine culturale, come è
stato evidenziato dall’AD, vanno rapidamente superate, seguendo
l’esempio e le buone pratiche di altri paesi europei”, conclude
Fina.


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