‘Il contributo al risanamento della finanza pubblica da parte delle Regioni, Province e Comuni, è stato assolutamente straordinario e certamente superiore a quello delle amministrazioni centrali dello Stato. I trasferimenti statali ai comuni, ad esempio, sono passati dai 16,1 miliardi di euro del 2010 ai 3,1 miliardi del 2013, non totalmente sostituiti dall’introduzione dell’Imu per un taglio reale delle risorse quindi di 4,4 miliardi, compreso il patto di stabilità interno. E la spesa corrente delle amministrazioni locali, al netto della sanità, è stata contenuta dai 135,8 miliardi del 2009 ai 122,2 del 2013’. Lo afferma il senatore del Pd Federico Fornaro, intervenendo nell’Aula del Senato sul Def.
‘Con i tagli contenuti nella legge di Stabilità 2015, però, siamo arrivati a un punto oltre il quale c’è il rischio reale di una rottura del patto fiduciario tra istituzioni locali e stato e quindi tra i cittadini e lo Stato. I comuni sono in mezzo a un guado: indietro al tradizionale sistema dei trasferimenti statali sulla spesa storica non si può tornare, ma per approdare a un modello di federalismo compiuto e solidale è necessario che le autonomie locali abbiano a disposizione certezze sia in termini di risorse economiche sia di normativa. Deve inoltre considerarsi definitivamente conclusa la stagione dei tagli lineari. La local tax rappresenta in questa prospettiva una sfida ambiziosa – conclude il senatore del Pd – il Governo, dunque, acceleri nella definizione del nuovo sistema entro l’estate, in modo da poter avere il tempo per un serio approfondimento e confronto parlamentare e con tutti i soggetti interessati’.