‘L’unanimità sugli strumenti per combattere la lotta all’evasione fiscale è un risultato politico rilevante’. Non nasconde la propria soddisfazione il senatore Mauro Maria Marino, presidente della Commissione Finanze e tesoro, a commento dell’esito della votazione della risoluzione predisposta dalla relatrice Guerra per il Rapporto sul contrasto all’evasione fiscale. ‘Si tratta di un tema – prosegue Marino – che ha diviso il parlamento fino a poco tempo fa in una battaglia che ha visto tutti perdenti: il Rapporto certifica in più di 90 miliardi annui la perdita del gettito per imposte non pagate che significa, per il comune cittadino, meno servizi, meno investimenti pubblici, meno scuole, meno ospedali..
La Commissione impegna il Governo a proseguire nel cammino tracciato con chiarezza in questi mesi. ‘Non colpire più nel mucchio, non inseguire tutti i contribuenti indistintamente, ma operare su due direttrici principali: collaborazione piena e diretta tra l’Amministrazione finanziaria e i contribuenti, attraverso lo scambio di informazioni, le dichiarazioni precompilate, il tutoraggio e, in prospettiva, la riduzione della pressione fiscale complessiva; selezione dei casi e dei settori economicamente rilevanti ai fini tributari, analisi specifica delle caratteristiche dell’evasione, tracciabilità delle transazioni e interoperabilità delle banche dati, per costruire contromisure dirette ed efficaci. Si tratta di principi che trovano corrispondenza nella delega fiscale e nelle misure tributarie proposte nella legge di stabilità. Ad esse – conclude Marino – si affianca anche il percorso della collaborazione volontaria e del rientro dei capitali dall’estero: non è un condono, non è una sanatoria fiscale ma un’occasione per ricostruire le basi del rapporto fisco-contribuente’.

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