Un testo base unificato dei disegni di legge depositati in Commissione Finanze che riguardano Mps, il Banco Desio e della Brianza, la Banca popolare di Vicenza e Veneto Banca, le quattro banche poste in risoluzione e i quattro ddl sul sistema bancario in generale, sarà sottoposto dal presidente della VI commissione, il senatore Mauro Maria Marino, ai componenti dell’organismo da lui presieduto.
Lo ha lui stesso annunciato in aula intervenendo in apertura di seduta ricordando che l’Ufficio di presidenza avvierà la discussione sul testo il prossimo 31 gennaio avendo concluso l’indagine conoscitiva sulle condizioni del sistema bancario e finanziario italiano e la tutela del risparmio e la risoluzione della crisi e la garanzia dei depositi europei.
“L’indagine conoscitiva è stata avviata nel febbraio 2016 – ha sottolineato il presidente Marino – e ha svolto 23 audizioni che hanno visto impegnati esponenti del consiglio di vigilanza della BCE, della magistratura, della Banca d’Italia e di associazioni di categoria. Questo lavoro era considerato come prodromico alla Commissione d’inchiesta che era stata auspicata in più disegni di legge. Per questo abbiamo ritenuto non fosse opportuno restringere il campo dell’azione svolta ad un solo soggetto, senza però vanificare il lavoro che era stato precedentemente svolto con lo spirito di rendere subito operativa quella ricerca di trasparenza che ritenevamo necessaria per un tema così delicato. L’Ufficio di presidenza della commissione ha deliberato la conclusione dell’indagine stabilendo il deposito della relazione conclusiva per il 17 gennaio, la votazione della stessa per il 25 gennaio e l’avvio della procedura legislativa per la Commissione d’inchiesta in 6 Commissione il 31 gennaio con il deposito di un testo base unificato risultante dai 13 disegni di legge presentati volti ad istituire la Commissione parlamentare. Li ricordo anche per spiegare la ratio della cosa: due dei suddetti disegni di legge riguardano il Monte dei Paschi di Siena, uno il Banco Desio e della Brianza, quattro le quattro banche poste in risoluzione, quattro il sistema bancario in generale e due la Banca popolare di Vicenza e Veneto Banca”.
“La volontà di poterci occupare di tutto questo, continuando un’azione che è stata svolta proficuamente con la collaborazione di tutti i commissari – ha concluso Marino – ci ha portato a questa risoluzione”.


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