Il presidente della commissione Finanze al Senato sottolinea il problema della non rimborsabilità dell’Iva per le agenzie di viaggio con sede fuori dall’Italia
‘Nel capitolo dedicato alla semplificazione in materia fiscale del DL Fare ci sono due punti sui quali credo sia necessario intervenire con emendamenti’. Lo afferma in una nota Mauro Maria Marino, senatore del Partito Democratico e presidente della commissione Finanze a Palazzo Madama. ‘Il primo è l’articolo 55 – continua – che reca una norma interpretativa relativa alla disciplina dell’Iva applicabile alle agenzie di viaggio e turismo extra Ue. Se rimanesse tale, le agenzie di viaggio con sede fuori dall’Unione europea che offrono soggiorni in Italia non potrebbero usufruire del rimborso dell’Iva. Si tratta di una disposizione che rischia di indebolire la competitività del settore turistico nazionale, visto che negli altri Paesi europei vicini il rimborso dell’Iva non è contestato. Andrebbe, viceversa, concordato in sede europea una linea comune di indirizzo’. In riferimento alle disposizioni che consentono di sostenere le imprese che versano in difficoltà di liquidità e alle norme che regolano l’attività di Equitalia contenute nel Dl Fare, Marino si è detto soddisfatto ‘per la rateizzazione dei versamenti e per l’impignorabilità della prima casa’. ‘Tuttavia – conclude Marino – suggerisco di allineare la disciplina di rateizzazione in parola a quella prevista per l’accertamento con adesione e gli altri strumenti del contenzioso tributario, evitando così il rischio che il regime della riscossione presenti profili di maggiore convenienza rispetto a tali istituti’.

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