‘La legge di stabilità non ci dimentica, ma non ci risolve i grossi problemi di carenza di risorse per la ricostruzione. Non ci siamo proprio. Servono soldi nuovi, soldi freschi. Lo sforzo fatto, soprattutto grazie a Fassina e Legnini, ci aiuta solo nell’immediato, perché con la soluzione adottata la ricostruzione non si ferma. Ma si tratta di un’anticipazione di cassa sulle risorse del decreto emergenza, quel miliardo e 200 ottenuti grazie alla battaglia parlamentare e all’approvazione del mio emendamento. In sostanza, quelle risorse diventano soltanto disponibili subito invece che spalmate in 6 anni, sono risorse anticipate. Ma rimangono invariate, senza ulteriori finanziamenti’. Lo dice la senatrice del Pd Stefania Pezzopane.
‘Ora – prosegue Pezzopane – attendo di approfondire la relazione tecnica per verificare meglio le procedure previste. Ma quanto inserito nella legge di stabilità è assolutamente insufficiente. Non solo mantengo la mia interrogazione e sto raccogliendo le adesioni di tanti senatori, ma soprattutto appena avrò il testo del ddl approvato dal governo preparerò appositi emendamenti. Ho gia’ concordato con il sindaco Dell’Aquila Massimo Cialente di incontrarci venerdì anche con i sindaci degli altri comuni, i sindacati e le categorie produttive. E’ necessario organizzare le iniziative da intraprendere e la mobilitazione necessaria. Anticipando il miliardo e 200 milioni partono altri progetti, ma in pochi mesi si consumeranno queste risorse e rimarremo a secco. Va riaperta la questione in Europa sulla Cassa depositi e prestiti – conclude Pezzopane – e bisogna prendere fondi nuovi dalle risorse della coesione territoriale. Il ministro Trigilia batta un colpo’.
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