‘Che fine ha fatto il decreto dei ministeri dell’Economia e delle Finanze e dello Sviluppo economico che doveva rendere operativo il credito d’imposta per la ricerca e lo sviluppo, già previsto da un provvedimento del 2013 e poi rilanciato dalla legge di stabilità 2014?’. E’ quanto ha chiesto al governo la senatrice del Pd Laura Puppato, con un intervento nell’Aula del Senato.
‘Le aziende e gli istituti di ricerca pubblici e privati stanno aspettando e ci inviano di continuo mail – ha spiegato Laura Puppato – Il credito di imposta per la ricerca e lo sviluppo era già previsto dal decreto 145/2013 e poi è stato rilanciato dall’articolo 3, comma 14, della legge 190/2014, ovvero la legge di stabilità dello scorso anno. Il Mise e il Mef avrebbero dovuto emanare d’intesa un decreto per stabilire tutti i criteri di accesso alla misura, che prevedeva un contributo fino a 5 milioni di euro a progetto e fino al 25% delle spese sostenute per progetti di ricerca, innovazione e sviluppo. Una buona notizia per migliaia di aziende ed enti di ricerca, in un Paese in cui non si spende abbastanza in settori così strategici. Ma la lentezza applicativa rischia di lasciare senza risposta ogni legittima e rilevante attesa di chi opera nel settore e ha creduto nella forte volontà innovativa del Governo nazionale. Impensabile non agire con la necessaria celerità nell’emanazione dei decreti di leggi con questa rilevanza, tragico quando trascorrono mesi, anni addirittura e ogni più buona politica rimane lettera morta. Dopo ulteriori 6 mesi di attesa i tanti interessati – ha concluso Puppato – devono conoscere quale incredibile ragione stia dietro tanto, dannoso ritardo e quando si avrà risposta alle loro attese’.

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