‘Se vogliamo evitare che la pressione fiscale a livello locale cresca a livelli ancora più insostenibili rispetto a quelli attuali, occorre che il governo intervenga immediatamente per spostare l’entrata in vigore al 1° gennaio 2014 del tributo comunale sui rifiuti e sui servizi, la Tares, con l’obiettivo di riuscire nel frattempo ad attuare una sua profonda revisione’. Lo dichiara il senatore del Partito Democratico Raffaele Ranucci che su questo argomento ha presentato un’interrogazione al ministro dell’Economia.


‘In questa situazione di difficoltà economica e finanziaria – spiega Ranucci – il versamento della Tares rischia di costituire un danno gravissimo alle aziende, moltissime delle quali in crisi di liquidità. L’Associazione nazionale dei comuni italiani ha da tempo sollevato diverse obiezioni sul versamento di questo tributo, purtroppo senza avere risposta. L’aggravio per i cittadini derivante dal versamento della Tares è stato stimato in circa 2 miliardi di euro in più rispetto al precedente regime fiscale. Inoltre, la prima rata 2013 della Tares è stata differita al 1° luglio, ma per quella data è previsto anche il pagamento della seconda, così che il rinvio – conclude il parlamentare PD – rischia di trasformarsi nella beffa del pagamento contestuale di ben due rate’.


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