‘Troppe volte i grandi mandarini della pubblica amministrazione hanno bloccato con cavilli burocratici irresponsabili scelte politiche che avrebbero già da tempo consentito di arginare il problema a cui oggi cerchiamo di porre rimedio’. Lo ha dichiarato a nome del Gruppo del PD il senatore Giancarlo Sangalli vicepresidente della Commissione Bilancio oggi nell’aula di Palazzo Madama durante l’esame del dl sul pagamento dei debiti della Pubblica amministrazione alle imprese. ‘Quello di oggi – ha spiegato il senatore PD – è un provvedimento estremamente importante di ben quaranta miliardi, 4 finanziarie ai tempi della lira, un provvedimento che, pur non producendo effetti significativi a breve, inciderà nei prossimi anni per circa 1,2 punti sul Pil che si attua dopo l’uscita dell’Italia dalla procedura d’infrazione Ue per eccesso di debito. È necessario che questo provvedimento segni una discontinuità in modo da evitare che in futuro il problema si riproponga in questi termini. Servono meccanismi che regolino il rapporto Stato-Regioni-enti locali, come anche un diverso ruolo della Cassa Depositi e prestiti, ma serve soprattutto trasparenza. Questa operazione che noi oggi presentiamo all’Europa ci pone nelle condizioni di chiedere che facciano tutti altrettanto, a cominciare da Germania e Austria. In ogni caso – ha concluso Sangalli – mai più in futuro le piccole e piccolissime imprese dovranno svolgere il ruolo di ’banca’ per lo Stato’.

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