Per la presidente della commissione Affari costituzionali al Senato, Anna Finocchiaro, l’articolo 2 del ddl Riforme, quello relativo alla composizione del futuro Senato, non è emendabile, salvo accordo politico tra i capigruppo come previsto
dall’articolo 104 del Regolamento.
È quanto viene riferito durante la riunione della 1a commissione, secondo quanto avrebbe detto la presidente Finocchiaro durante la sua relazione sull’ammissibilità degli emendamenti presentati. Le modifiche – ha specificato Finocchiaro – potranno esserci solamente nelle parti non approvate in doppia
conforme (quindi modificate dalla Camera). Secondo Finocchiaro, dunque, solo ammissibili solo gli emendamenti che agiscono in modo ‘puntuale’ sul testo e compatibili con la regola della ‘doppia deliberazione conforme’.
Quindi i circa 2.800 emendamenti all’articolo saranno considerati inammissibili perché è stato votato in doppia lettura, con lo stesso testo, sia dal Senato che alla Camera.
La presidente ha poi ricordato il contenuti dell’articolo 104 che appunto permette di presentare emendamenti solo nelle parti del testo modificate della Camera. Insomma, verranno ammessi solo gli emendamenti al comma 5 dell’articolo 2, dove la Camera ha modificato la proposizione ‘nei’ con ‘dai’.
‘Oggi io ho applicato l’articolo 104 del regolamento, le valutazioni politiche non attengono a questa fase dei lavori’. Lo dice Anna Finocchiaro, presidente della commissione Affari costituzionali del Senato e relatrice del ddl sulle riforme, a proposito della sua decisione di non ammettere gli emendamenti all’articolo 2, sul nuovo Senato. Quanto alla richiesta di Fi e Lega di istituire un Comitato ristretto all’interno della commissione, Finocchiaro commenta: ‘Questo lo valuteremo’.

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