‘Proprio nel giorno in cui il Senato approva definitivamente la conversione in legge del decreto sul femminicidio, a Loano, in provincia di Savona, è avvenuto l’ennesimo drammatico omicidio-suicidio di un uomo contro una donna, sua moglie, vicesindaco di un piccolo Comune e poi contro di sé. Anche quest’ultimo tragico evento è il segno evidente di quanto diciamo: la violenza contro le donne è un fenomeno strutturale di natura culturale, che colpisce tutti gli strati sociali e contro il quale vanno utilizzati strumenti adeguati. La legge varata oggi, soprattutto con l’introduzione delle aggravanti della relazione affettiva e della ‘violenza assistita dai minori’, avvia un cambiamento importante nella percezione dei reati contro le donne e potenzia gli strumenti per una maggiore protezione delle vittime di stalking e dei maltrattamenti in famiglia. Il primo passo è certo fermare i femminicidi, prevenire l’escalation di una violenza nascosta perché domestica e quindi è molto positivo ciò che è avvenuto oggi in Senato. Ma poi c’è il resto, la rimozione delle cause profonde, che non si può fare con decreto: l’educazione al rispetto, la promozione della pari dignità e delle pari opportunità in ogni settore e di un’immagine femminile corretta e corrispondente al reale ruolo delle donne nella società, la rimozione delle disparità economiche e sociali ai danni delle donne. E’ evidente che bisogna proseguire su questa strada’. Lo dice la senatrice del Pd Anna Finocchiaro, presidente della Commissione Affari costituzionali.

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