Vero stimolo a nuova legge elettorale è abrogazione Porcellum
‘Io penso che le modifiche annunciate al Porcellum, che forse in linea di principio rispondono ai rilievi che sono venuti dalla Consulta, non siano utili ma anzi pericolose. Quelle modifiche, infatti, non rispondono al problema politico che abbiamo davanti: quello di garantire la governabilità e di restituire ai cittadini il diritto di scegliere i propri rappresentanti. Ricordo che tutte le forze politiche, nella scorsa legislatura, si erano impegnate di fronte all’opinione pubblica ad abrogare il Porcellum. Ho letto dichiarazioni autorevoli che dicono no a ritorni al passato: ma io penso che proprio con la soglia al 40% per l’ottenimento del premio di maggioranza (o peggio ancora con la cancellazione del premio di maggioranza) rischiamo un brutto ritorno al passato. Ci troveremmo di fronte, visto il quadro politico italiano, al pericolo dell’ingovernabilità che ci porterebbe obbligatoriamente a nuove larghe intese. Esperienza che, pur sostenendo con lealtà e con la propria identità il governo, il Pd considera una eccezione. Il Pd è nato per garantire alternanza, per costruire uno schieramento riformista che sia maggioritario nel Paese. Ci sono tanti sistemi collaudati per garantire un sistema politico efficiente. E io non ho remore a discutere anche di semipresidenzialismo, a patto che, come avviene negli altri paesi dove vige questo sistema, si discuta anche di garanzie. Vedremo quale sarà l’esito del percorso riformatore che insieme al governo stiamo costruendo. Io mi auguro che prima di tutto venga salvaguardata la maestà del Parlamento. So bene che la nuova legge elettorale deve corrispondere alla forma di governo che si sceglie. E che quindi ci vorrà ancora del tempo. Ma oggi so anche che il vero stimolo a fare una legge elettorale nuova ed efficace non e’ un superficiale e sbagliato ritocco alla legge Calderoli, ma bensì la sua abrogazione’. Lo dice conversando con i giornalisti Anna Finocchiaro, senatrice del Pd e presidente della commissione Affari costituzionali del Senato.

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