‘Sono all’antica, giudicherò dai fatti. Ad ottobre scorso ho capito che sarebbe andato a Palazzo Chigi’
«Un discorso anti-conformista».
In ascensore con Anna Finocchiaro al Senato. Matteo Renzi ha finito di parlare da pochi mi¬nuti. È l’occasione giusta per chiedere una valutazione alla grande nemica del premier.
Renzi un anno fa le sbarrò il passo verso il Quirinale senza tanti complimenti: «Non può diventare presidente chi ha usato la sua scorta come carrello umano per fare la spesa da Ikea». Lei gli diede del «miserabile».
Anna Fi-nocchiaro, uno dei simboli della nomenklatura del Pd, è ancora parlamentare. Matteo Renzi è diventato addirittura presidente del Consiglio.

Perché anticonformista?

«Perché è una rivoluzione, tutto è cambiato, e tutto cambierà ancora».

Però l’avete applaudito pochissimo.

«Perché eravamo come spaesati. Infatti mentre lui parlava io guardavo i colleghi: erano tutti stupiti, disorientati».

A lei è piaciuto?

«Sono antica. Giudicherò dai fatti».

È stato un intervento con pochi accenti sul programma.

«Di fatto le considerazioni programmatiche non ci sono».

Come se l’atteggiamento per Renzi contasse più del merito delle cose?

(Cipensa). «Sì.unpo’ècosì.lui è così».

Avrebbe mai pensato che sarebbe arrivato a palazzo Chigi?

«Si, io l’ho sempre pensato».
Sempre?

«L’ho capito nell’autunno scorso, intorno a ottobre».

E cosa glielo faceva dire?

«All’improvviso tutto si era fermato, bloccato, rigoverno era fermo. Allora era chiaro che non poteva che finire così».

Ora siamo davanti alla porta dei gruppi Pd. La senatrice Finocchiaro incrocia il capogruppo Luigi Zanda, i due si salutano con un sorriso complice, poi arriva defilato l’ex ministro Josefa Idem: ‘Uuu, sento il bisogno di fare una corsa sul Lungotevere». «Brava», l’incoraggia la Finocchiaro. ñ vecchio partito sembra turbato dalla scena appena vista nell’emiciclo.

Un’ultima cosa, secondo lei Matteo Renzi riuscirà a cambiare l’Italia?

«Vedremo».


Ne Parlano