“In un momento di crisi nel rapporto tra i cittadini e le istituzioni, aiutare i più giovani a esprimere la propria opzione di voto è un fatto essenziale”. Così Anna Finocchiaro ha spiegato il proprio sostegno al disegno di legge per consentire la partecipazione al voto agli studenti fuori sede nel comune in cui sono temporaneamente domiciliati.
La ministra per i Rapporti con il Parlamento ha partecipato questa mattina a Montecitorio alla conferenza stampa promossa dall’on. Emanuele Lodolini e dalla sen. Silvana Amati (primi firmatari delle analoghe proposte in materia nelle due Camere) “come firmataria del disegno di legge, senza impegnare il Governo, anche se l’esigenza rappresentata in questa proposta è molto importante”.
“Il calo dell’affluenza al voto ma soprattutto il rischio di un difetto di partecipazione delle giovani generazioni alla vita politica del Paese – ha spiegato Finocchiaro – non possono incontrare anche ostacoli di natura tecnica o logistica. In un momento in cui la mobilità studentesca è fortunatamente così presente nel nostro Paese, elemento fondamentale per l’unità nazionale e per la costruzione di una cultura comune, ci è sembrato importante promuovere una norma che eviti agli studenti fuori sede non solo i disagi economici dovuti alla necessità di rientrare nel proprio comune di residenza per poter votare, ma anche altre difficoltà, come la coincidenza che spesso si verifica tra le elezioni e le sessioni d’esame”.
“Ritengo che questa norma possa avere un proprio cammino autonomo, ma – è l’auspicio della ministra – nel momento in cui il Parlamento si accingerà finalmente a scrivere una nuova legge elettorale, certamente non potrà dimenticare questo aspetto”.


Ne Parlano