‘Noi non possiamo fare del 25 novembre solo una giornata di celebrazione del lutto, ma avere sempre presente che la violenza nei confronti delle donne, se da una parte è figlia di una concezione inadeguata, è però anche figlia della libertà femminile, nel senso che proprio la libertà femminile viene considerata insopportabile in una relazione con l’altro sesso che non è riuscita a crescere’. Lo ha detto la senatrice del Pd Anna Finocchiaro, presidente della Commissione Affari costituzionali in un’intervista con il Gr Parlamento in occasione della Giornata internazionale sulla violenza contro le donne.
‘Credo che il successo della legge contro lo stalking – ha detto ancora Anna Finocchiaro – non sia dovuto solo all’effetto della sanzione penale, ma al fatto che le donne si sono sentite protagoniste. Su quella legge c’è stato un dibattito dentro e fuori il Parlamento, le donne si sono sentite legittimate ad usare questo strumento normativo. Se dai alle donne la consapevolezza, si dimostrano capaci anche di superare la condizione di soggezione che viene dall’essere oggetto di ripetute violenze e proprio la loro capacità di denunciare avrà probabilmente un effetto molto più significativo sui numeri che non la sola introduzione di una sanzione penale più grave. E’ accaduto proprio questo’.
‘Credo che il successo della legge contro lo stalking – ha detto ancora Anna Finocchiaro – non sia dovuto solo all’effetto della sanzione penale, ma al fatto che le donne si sono sentite protagoniste. Su quella legge c’è stato un dibattito dentro e fuori il Parlamento, le donne si sono sentite legittimate ad usare questo strumento normativo. Se dai alle donne la consapevolezza, si dimostrano capaci anche di superare la condizione di soggezione che viene dall’essere oggetto di ripetute violenze e proprio la loro capacità di denunciare avrà probabilmente un effetto molto più significativo sui numeri che non la sola introduzione di una sanzione penale più grave. E’ accaduto proprio questo’.