“Abbiamo costruito, sulla base di un dibattito pubblico svoltosi per decenni, un luogo istituzionale più alto che rappresenti i territori, i consigli regionali e i sindaci. Una novità rispetto al sistema del 1948, perché il peso politico e istituzionale che oggi le regioni hanno è molto più grande. Le competenze del nuovo Senato sono di raccordo tra Stato, Regioni e i comuni. C’è poi una competenza straordinariamente importante, perché il Senato è libero dal rapporto di fiducia con il governo e quindi dall’obbedienza: potrà e dovrà svolgere una funzione di controllo sulle politiche pubbliche, sulle leggi e sull’impatto delle politiche comunitarie sui diversi territori”. Lo ha detto a Radio Anch’io la senatrice del Pd Anna Finocchiaro, presidente della Commissione Affari costituzionali, rispondendo alle domande degli ascoltatori sul referendum.
“Il nuovo Senato – ha proseguito Finocchiaro – può intervenire in qualsiasi momento nel processo legislativo, è luogo istituzionale alto di rappresentanza delle istituzioni locali e di controllo. Stiamo vivendo una Campagna referendaria falsata da ragioni che prescindono il merito e che riguardano lo scontro tra le forze politiche. In parte è inevitabile, ma siccome arriviamo ad una riforma inseguita per 50 anni nel nostro Paese, bisognerebbe lavorare (e io lo sto facendo girando per le scuole) affinché i cittadini possano arrivare ad un convincimento non politico, non ad un voto in odio ma sulle ragioni di merito”.

 


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