Caro Direttore, ho letto con stupore e amarezza la ricostruzione sul voto di ieri al Senató sulla Rai. La questione dell`eccesso di genericità della delega su di una materia, la riforma del canone, così essenziale per l`indipendenza della Rai di oggi e di domani, è stata da me posta, insieme ad altri colleghi, in tutte le sedi (gruppo del PD, commissione, discussione generale in aula) e in più occasioni in questi mesi. È troppo fresca, infatti, la ferita e il ricordo di quanto è accaduto nella recente stesura dei decreti delegati del Jobs Act, quando il Governo è intervenuto sui licenziamenti collettivi, nonostante le due commissioni Lavoro di Camera e Senato e i gruppi PD delle commissioni all`unanimità, avessero evidenziato l`evidente eccesso di delega da parte dell`Esecutivo. Se le deleghe al Governo diventano deleghe in bianco il problema non è quello di non aver fiducia nell`Esecutivo, ma semplicemente significa andare contro la Costituzione. Anche in relazione al mio impegno nella Commissione di Vigilanza Rai, ho presentato sette emendamenti con un comportamento trasparente e assolutamente lineare. Avevo presentato anche un disegno di legge per l`introduzione del sistema duale per la governante della Rai: una proposta discutibile come tutte, ma certamente più innovativa e riformista della semplice manutenzione della Gasparri. L`emendamento soppressivo dell`art.4 che è stato posto invotazione ieri era a mia prima firma e quindi sono stati i colleghi di altri gruppi (compreso quelli di SEL e di diversi ex Movimento 5 Stelle, scomparsi come per magia dalla cronaca) a votarlo e non il contrario. È dunque falso che – come è scritto nell`articolo a firma di Simone Colliní ‘l`emendamento dell`opposizione è stato approvato con 121 si e 118 no)’. La verità è un`altra: è stato approvato anche dalle opposizioni l`emendamento a prima firma Fornaro (PD). Bastava leggere i resoconti parlamentari o semplicemente chiedere al diretto interessato, invece che sposare acriticamente una versione disinformata dei fatti. Sia io sia il collega Mucchetti avevamo – inoltre – chiesto in aula di accantonare l`emendamento per cercare una riformulazione che tenesse conto delle osservazioni e dei dubbi che stavano emergendo in aula da parte di diversi gruppi. Perché questa soluzione di buon senso è stata rifiutata, salvo poi, dopo il voto negativo sulla delega dell`articolo 4, riformulare all`articolo 5 l`altra delega contenu- ta nel disegno di legge del Governo ? Chi ha voluto forzare ? Chi ha cercato la prova di forza ? Ieri abbiamo avuto in Senato 405 votazioni: 404 volte ho votato secondo le indicazioni del gruppo, del relatore e del Governo e in una sola occasione ho rivendicato il diritto al dissenso – con una dichiarazione in aula – non accogliendo la richiesta di ritirare l`emendamento sull`articolo 4. Giudichino i lettori se questo significa essere dei vigliacchi – come pare aver detto il sottosegretario Lotti – o pensare alla mia corrente (vedi Serracchíani) oppure aver svolto fino in fondo e senza trucchi, inganni o agguati, il mio ruolo di parlamentare del gruppo <-1Pl PD, che alla fine ha votato a favo, lei provvedimento. Cordialmente.
E’ vero, basta leggere i resoconti parlamentari. Ne riporto uno stralcio in modo che tutti possano capire di cosa parliamo. Cordialmente (s.c.) PRESIDENTE: Indìco la votazione nominale con scrutinio simultaneo dell`emendamento 4.2, presentato dal senatore Fornaro e da altri senatori, identico agli emendamenti 4.3, presentato dai senatori Gasparri e Minzolini, 4.4, presentato dal senatore Cioffi e da altri senatori, 4.202, presentato dai senatori Aírola e Puglia, e 4.203, presentato dalla senatrice De Petris e da altri senatori. (Segue la votazione). Il Senato approva. (Applausi dai Gruppi FI-PdL XVII, MSS, LN-Aut, Misto-SEL, Misto-MovXeMisto-AEcT).
E’ vero, basta leggere i resoconti parlamentari. Ne riporto uno stralcio in modo che tutti possano capire di cosa parliamo. Cordialmente (s.c.) PRESIDENTE: Indìco la votazione nominale con scrutinio simultaneo dell`emendamento 4.2, presentato dal senatore Fornaro e da altri senatori, identico agli emendamenti 4.3, presentato dai senatori Gasparri e Minzolini, 4.4, presentato dal senatore Cioffi e da altri senatori, 4.202, presentato dai senatori Aírola e Puglia, e 4.203, presentato dalla senatrice De Petris e da altri senatori. (Segue la votazione). Il Senato approva. (Applausi dai Gruppi FI-PdL XVII, MSS, LN-Aut, Misto-SEL, Misto-MovXeMisto-AEcT).