‘Il disegno di legge di riforma della Rai prevede che il consiglio di Sorveglianza sia composto da undici componenti. Il Presidente nominato dal Parlamento, d’intesa tra i presidenti della Camera e del Senato, sei membri indicati dal Parlamento, di cui tre dalla Camera e tre dal Senato, con tutela delle minoranze, due indicati dall’assemblea degli azionisti, fra personalità in possesso dei requisiti professionali in materia di controllo societario, che faranno poi parte del Comitato di Controllo Interno, due eletti dai dipendenti, di cui uno tra i giornalisti’. Lo scrive in una nota il senatore del Pd Federico Fornaro, primo firmatario del ddl di riforma della governance della Rai.
‘Il consiglio di Gestione, invece, eletto dal consiglio di Sorveglianza, è costituito da un numero di componenti pari a tre. Il presidente, che assume anche i poteri del consigliere delegato e ha la rappresentanza legale della Rai-Radiotelevisione italiana Spa e due componenti in possesso di requisiti professionali nella gestione di imprese con fatturato e numero di dipendenti paragonabile alla Rai-Radiotelevisione italiana Spa. Il presidente del Consiglio di Gestione, infine, – conclude Fornaro – e’ eletto dal consiglio di Sorveglianza recependo l’indicazione dell’azionista’.