‘Il sistema dei cento capolista bloccati, infatti, produrrà una Camera con una maggioranza di non eletti con le preferenze e quindi non scelti dai cittadini. Abbiamo proposto – continuano – soluzioni e modelli alternativi, che potevano unire il Pd e rispettare meglio anche la sentenza della Corte Costituzionale: si è preferito accettare il diktat di Forza Italia perché Berlusconi è unicamente interessato ad avere nel prossimo parlamento un manipolo di fedelissimi. Non si dica quindi che a causa nostra il Pd e’ stato costretto a cercare i voti di Forza Italia. C’erano tempi e modi per ricercare l’unita’ del partito – concludono i senatori del Pd – mentre è sotto gli occhi di tutti che questa legge e’ parte integrante del Patto del Nazareno, al pari dell’emendamento Esposito’.
‘Nessuno nega che rispetto al testo della Camera la legge elettorale sia stata migliorata nella giusta direzione di un miglior bilanciamento tra esigenze di governabilità e rappresentanza. Da mesi, però, in tutte le sedi (gruppo del Pd, commissione e aula) abbiamo ricordato che esisteva un problema di straordinaria importanza per la democrazia: la modalità di scelta dei deputati perché il Senato sarà, ricordiamolo, di secondo livello’. Lo scrivono in una nota i senatori del Pd, Federico Fornaro e Carlo Pegorer.