FEDERICO Fornaro, senatore Pd, era schierato per il No.
Lei ha perso o ha vinto?
«Credo abbia vinto la Costituzione. Ho contribuito, a livello nazionale e in particolare in provincia di Alessandria – e lo
rivendico – alla vittoria del No. La provincia di Alessandria è quella con più No in Piemonte, in linea con il dato nazionale».
Chi ha vinto?
«Hanno vinto le associazioni, l`Anpi, le donne e gli uomini ai margini della politica che si sono rimobilitati anche in nome
di di una idea politica, contro la deriva personalistica».
Ripercussioni su Alessandria e Acqui in vista del voto?
«E` stato discutibile schierare in maniera così netta per il Sì la sindaca Rita Rossa, che ora avrà bisogno anche dei voti di
chi domenica ha detto No».
Altri dati eclatanti?
«Abbiamo subito sconfitte in alcune roccaforti della sinistra. Sono pezzi del nostro mondo. La sconfitta nelle roccaforti dimostra che il nostro no interpretava il malessere diffuso della sinistra».
E ora che succede al Pd? Il segretario è Renzi…
«Si è aperta una frattura tra narrazione renziana e realtà delle cose: è narrazione il Jobs act, la realtà sono i voucher,
nuova forma di precariato. La Buona scuola: basta parlare con i professori. Renzi ha trascinato anche il Pd su questa
strada non solo il governo. Le dimissioni da segretario? Ora la priorità è un governo, Poi verrà il momento del partito».