‘La norma appena approvata nella riforma della Pubblica Amministrazione e’ chiara e inequivocabile: per i consiglieri d’amministrazione di aziende e enti pubblici che siano pensionati al momento della nomina, la durata dell’incarico non può essere superiore ad un anno.
Sempre secondo la legge, l’incarico non è prorogabile né rinnovabile ed è comunque consentito a solo titolo gratuito. Se verrà confermato che quattro dei sette eletti ieri nel Cda della Rai sono attualmente in pensione, ci troveremmo di fronte, nei fatti, ad un consiglio ‘provvisorio’: una situazione oggettivamente incompatibile con una corretta gestione manageriale, pensando soprattutto alle sfide strategiche che ha di fronte l’azienda. La Rai aveva ed ha bisogno di un Cda con davanti a sé un arco temporale di gestione di tre anni, come tutte le altre aziende’. Lo scrive in una nota il senatore della minoranza Pd, Federico Fornaro, della Commissione di Vigilanza Rai.
Sempre secondo la legge, l’incarico non è prorogabile né rinnovabile ed è comunque consentito a solo titolo gratuito. Se verrà confermato che quattro dei sette eletti ieri nel Cda della Rai sono attualmente in pensione, ci troveremmo di fronte, nei fatti, ad un consiglio ‘provvisorio’: una situazione oggettivamente incompatibile con una corretta gestione manageriale, pensando soprattutto alle sfide strategiche che ha di fronte l’azienda. La Rai aveva ed ha bisogno di un Cda con davanti a sé un arco temporale di gestione di tre anni, come tutte le altre aziende’. Lo scrive in una nota il senatore della minoranza Pd, Federico Fornaro, della Commissione di Vigilanza Rai.