Accrescere il livello di protezione della 18App e, a decorrere dal 2024, della piattaforma informatica dedicata alla “carta della cultura giovani” e alla “carta del merito” e provvedere a “risarcire dei ragazzi beneficiari del contributo, vittime di frodi, al fine di restituire loro la possibilità di usufruire una misura che, in quanto funzionante e valida nel garantire l’accesso al patrimonio e alla produzione culturale, è stata presa come modello anche da altri Paesi europei, nella consapevolezza che investire in cultura significa investire nel futuro”. Lo chiede il senatore PD Silvio Franceschelli in un’interrogazione indirizzata al ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano. L’esponente democrat ricorda come molti quotidiani riferiscano di “casi di denunce relative a frodi che si stanno verificando nella provincia di Siena e in molte altre province del territorio nazionale ai danni di decine di ragazzi diciottenni ai quali sono stati sottratti, in modo fraudolento tramite truffe informatiche, i 500 euro loro spettanti grazie al bonus cultura, introdotto con la legge di bilancio per il 2016, al fine di promuovere lo sviluppo della cultura e la conoscenza del patrimonio culturale, mediante l’acquisto di biglietti per cinema, teatri, concerti, eventi culturali, musei, monumenti e parchi archeologici; di musica, libri, abbonamenti a quotidiani e periodici, anche in formato digitale, prodotti dell’editoria audiovisiva; di corsi di teatro, musica e lingue straniere”
Per Franceschelli, “questi furti informatici, che sono in fortissimo aumento su tutto il territorio nazionale, utilizzano ‘buchi’ nel sistema della 18App per appropriarsi delle credenziali SPID degli utenti e, di conseguenza, dei soldi contenuti nella carta elettronica” e “le truffe informatiche non colpiscono solo i diciottenni, che si vedono privati del loro diritto di acquistare ‘beni culturali’, ma anche gli esercenti di tutte le attività possibili destinatarie degli acquisti delle ragazze e dei ragazzi, nonché lo Stato”. In questi anni, “il bonus cultura ha aiutato le famiglie italiane dimostrandosi un investimento utile che ha contribuito alla crescita culturale del Paese” e “questa misura ha avuto molto successo presso i giovani, al di là delle più rosee aspettative, segno dell’interesse dei ragazzi nei confronti della cultura, qualora sono incentivati a usufruirne”


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