“E’ visibile a occhio nudo che il decreto cosiddetto ‘agricoltura’ oggi all’esame del Senato e il testo originario non sono nemmeno parenti, fatta eccezione per alcuni parti. Siamo partiti da un decreto propaganda che faceva promesse ai cacciatori e alle categorie coinvolte e siamo arrivati ad approvare, con l’ennesima fiducia, un decreto omnibus. Si è scelto di nuovo lo strumento della decretazione d’urgenza per affrontare problemi che sono diventati urgenti per l’inadempienza di un governo che non è in carica da due mesi, ma da due anni. Non può essere messa in discussione la volontà costruttiva del Pd già dal lavoro in Commissione, non ci siamo mai sottratti alle nostre responsabilità, ma questa strozzatura democrazia mortifica le competenze del Parlamento, i parlamentari eletti dal popolo e in ultima analisi i cittadini, le famiglie e le imprese. Per questo abbiamo presentato una questione pregiudiziale”. Lo ha detto in Aula il senatore Silvio Franceschelli, capogruppo del Pd nella Commissione agricoltura.


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