“Riteniamo che i nostri emendamenti siano propedeutici a garantire e migliorare il sistema di recupero delle materie prime, un tema estremamente importante questo”. Così senatore Silvio Franceschelli, capogruppo Pd in Commissione Agricoltura, nel suo intervento in Aula a Palazzo Madama sul dl materie prime.
“È inoltre necessario – aggiunge il parlamentare democratico – che, accanto a questa norma, siano applicate anche tutta una serie di modifiche alle normative esistenti, visto che di fatto rendono difficile, se non impossibile per un cittadino o una piccola impresa, poter intervenire nel recupero stesso. Basti pensare al tema dei centri di raccolta (CDR), nei quali non tutti possono accedere, impedendo anche alle piccole imprese la possibilità di conferire piccole quantità di materie oggetto di riciclo. Dall’altro lato, occorrono norme che abbiamo indicato con degli emendamenti finalizzati ad incentivare dal punto di vista economico”. “Oggi infatti – sottolinea Franceschelli – anche ai nostri Enti, ad esempio i Comuni, che svolgono un’attività fondamentale nel garantire la raccolta differenziata del rifiuto urbano, deve essere data la possibilità di estendere tale attività anche alla gestione dei piccoli rifiuti delle imprese, al fine di migliorare ed elevare la raccolta differenziata. Ci deve però essere un pari incentivo, altrimenti aumentano i costi e si disincentivano le persone, le famiglie e le imprese alla raccolta, perché non ci sono i giusti benefici in tariffa”. “E’ necessario inoltre introdurre dei meccanismi correttivi rispetto al metodo di Arera. Arera oggi definisce taluni criteri che incidono sulla ripartizione e definiscono i Piani economici finanziari (PEF) dei Comuni, che poi si trovano ad applicarli senza nulla poter dire. Di fatto, se non si interviene, si trasformano i Comuni in esattori di decisioni da parte di soggetti dello Stato e non si raggiungono gli obiettivi che ci poniamo, ossia migliorare il recupero delle materie prime”, conclude Franceschelli.