“Il decreto siccità è stato emanato per individuare soluzioni e potenziare le infrastrutture idriche. Dobbiamo avere la consapevolezza che non siamo più in presenza di fatti occasionali, ma di gravi criticità sistematiche dovute ai cambiamenti climatici. Lunghi periodi di siccità si alternano a estremi e violenti eventi piovosi, una condizione non di urgenza ma sistematica e perdurante, che impone interventi adeguati e infrastrutture normative. Il primo punto di cui prendere atto è l’esigenza di operare nel senso della mitigazione e di contenimento degli effetti, ma su questo il decreto rischia di essere una scatola vuota”. Lo ha detto il senatore Silvio Franceschelli, capogruppo del Pd nella Commissione Industria, Commercio e Agricoltura. “Non si prevede – ha proseguito Franceschelli – una disciplina chiara e semplice nel rispetto dell’ambiente e della biodiversità per ripristinare invasi e corsi esistenti che hanno perso capacità e per mantenere gli alvei. Non si prevedono misure adeguate contro la siccità in agricoltura. La prima misura di prevenzione è la custodia del territorio, le aree interne e montane sono troppo spesso abbandonate a loro stesse perché senza servizi si spopolano. Contro gli eventi estremi è necessario elaborare atti concreti e non simbolici per le persone e le imprese”.


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