“L’approvazione definitiva da parte del Consiglio Europeo della direttiva per i lavoratori delle piattaforme è una notizia importante per garantire pieni diritti sui contratti e sulle condizioni di lavoro in questo settore. Adesso tocca all’Italia fare la propria parte e bisogna farlo con urgenza. Possiamo essere pionieri nella ricezione di norme che daranno giustizia ad una delle categorie di lavoratori più sfruttati e precari”. Così la senatrice Pd Annamaria Furlan, componente della commissione Lavoro e Salute.
“C’è un problema di inquadramento che deve essere risolto, perché i lavoratori delle piattaforme sono equiparati a lavoratori autonomi, a cui è negato il diritto alle ferie e alle indennità di malattia e a un contratto di lavoro sicuro” ha aggiunto la senatrice Pd.
“Ancora, c’è la questione della comunicazione delle piattaforme con le autorità nazionali e della trasparenza degli algoritmi. Ora grazie alla direttiva europea si sancisce il principio inderogabile di una supervisione umana sui processi lavorativi. Mai più licenziamenti automatici tramite whatsapp, tutti ricordiamo l’episodio drammatico dell’algoritmo che licenziò un lavoratore che era deceduto proprio mentre eseguiva una consegna. C’è bisogno di regole chiare che mettano al centro la tutela dei lavoratori ed il diritto ad un lavoro sicuro e adeguatamente retribuito” ha concluso Furlan.