“Le parole dell’imprenditore di Carrara Alberto Franchi sono agghiaccianti, vergognose. I lavoratori delle cave del marmo sono stati descritti da Franchi come “sfaticati e deficienti”, addossando a loro i problemi della sicurezza sul lavoro. Frasi pronunciate da chi, sfruttando il loro duro e faticoso lavoro, fa profitti stellari. Quelle parole una vergogna che il Paese non può accettare. Un insulto intollerabile ai tanti morti sul lavoro, nelle cave, e alle loro famiglie. Su questa vicenda, sulle condizioni di lavoro nelle cave di marmo, depositerò un’interrogazione parlamentare per chiedere chiarezza al Ministro del Lavoro e al titolare del Ministero del Made in Italy”. Lo afferma in una nota la senatrice del Partito Democratico Annamaria Furlan, componente della commissione Lavoro.
“Mi auguro – aggiunge Furlan – che le sue parole scellerate siano stigmatizzate da Confindustria e dal mondo delle imprese a cui appartiene. Per ciò che mi riguarda sono accanto ai lavoratori di Carrara, alle organizzazioni sindacali che hanno proclamato sciopero. Dovremmo invece chiederci, quanto rimane sul territorio di Carrara del profitto dei cavatori? Quanto ai cittadini e alle cittadine di quel territorio? E’ una vicenda sconcertante, che non può passare sotto silenzio” conclude la senatrice Pd.


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