La maggioranza ha “falcidiato” la legge di iniziativa popolare sulla partecipazione dei lavoratori alla governance delle imprese, il PD deve battersi per ripristinare il testo originale ma, in ogni caso, dovrà “appoggiare quello che resta di una legge promossa da un grande sindacato”. Anna Maria Furlan, senatrice PD ed ex segretaria Cisl, critica le scelte del centrodestra ma chiede anche al suo partito non schierarsi per il no in aula. “E’ assolutamente vero – afferma – che l’ottima proposta di legge promossa dalla Cisl è stata parecchio falcidiata dalla maggioranza. L’iter legislativo è ancora aperto, ci sarà la discussione in aula alla Camera e poi al Senato. Credo che molte parti che hanno voluto togliere possono essere recuperate, se c’è la volontà del GOVERNO di far sì che una legge di iniziativa popolare promossa da un grande sindacato sia rispettata”. Dunque, “il mio appello alle forze di maggioranza è che rispettino le leggi di iniziativa popolare, evitando tagli incomprensibili, come quelli sulle aziende partecipate dallo Stato e sulle banche”. Aggiunge la Furlan, “io credo comunque che il PD non possa che appoggiare quello che rimane di una legge di iniziativa popolare promossa da un grande sindacato, anche nel rispetto dei 400mila che l’hanno firmata. Sta a noi nella discussione parlamentare lavorare per ripristinare le parti tagliate”. Di sicuro, aggiunge, “il no non va bene assolutamente” e sul rischio denunciato dalla minoranza dem di un PD troppo in sintonia con la sola Cgil, spiega: “Credo che i sindacati debbano gelosamente custodire la loro autonomia dalla politica, hanno un ruolo diverso. Credo anche che la politica – in modo particolare il Pd – debba avere rispetto e capacità per tutti e capacità di fare sintesi e agevolare il dialogo tra i sindacati. Il nostro ruolo deve essere questo”.
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