“I dati su Opzione Donna sono lo specchio del fallimento del governo Meloni sulle politiche previdenziali. Secondo i dati Inps nel 2023 sono state solo 11.255 le pensioni liquidate con la misura che prevede il collocamento a riposo in anticipo rispetto alla vecchiaia per le donne. Nel 2022 erano state 24.644: un vero crollo delle richieste determinato dai criteri voluti dal Governo nella precedente finanziaria. C’è di peggio, perché con la finanziaria 2024 i criteri sono stati ulteriormente peggiorati, evidenziando la precisa volontà di questa maggioranza di arrivare a cancellare Opzione Donne e le tutele previste”. Lo afferma la senatrice del Partito Democratico Annamaria Furlan, componente della commissione Lavoro.
“E’ gravissimo – sottolinea – perché le misure previdenziali a vantaggio delle donne dovrebbero essere un caposaldo visto che su di loro grava il lavoro di cura famigliare e la disparità salariale. Non deve sfuggire un dato emerso oggi dalle analisi Inps: l’importo medio delle pensioni con decorrenza nel 2023, infatti, è pari a 950 euro per le donne (in calo rispetto ai 963 del 2022) contro i 1366 euro (in aumento sui 1353 dell’anno scorso) che, di media, spettano agli uomini, per una differenza complessiva di 416 euro. Su questo il Governo non ha nulla da dire? Altro che misure per il sociale – conclude Furlan – Meloni con le sue scelte sulle pensioni si dimostra campionessa di austerità”.