“La produzione di acciaio è strategica per il nostro paese, per questo il decreto salva Ilva dovrebbe  prevedere un accordo di programma che veda l’impegno responsabile di tutti i livelli istituzionali dell’azienda e dei sindacati per rilanciare la produzione, garantire l’occupazione e la bonifica ambientale”. Lo dice la senatrice del Pd Annamaria Furlan, componente della Commissione Lavoro. “Oggi – prosegue Furlan – siamo al punto più basso della capacità produttiva, sono fermi gli investimenti indispensabili per il recupero ambientale e per la sicurezza del lavoro. Per questo serve uno strumento che fissi investimenti, produzione, occupazione e recupero ambientale, partendo dagli impegni sulla de carbonizzazione. La posizione della maggioranza di governo contraria a questo strumento è un’occasione mancata per uscire da una vertenza che dura da oltre 10 anni”.
“A fronte di una capacità produttiva di 8milioni di tonnellate di acciaio, Ilva oggi produce 3 milioni di tonnellate, tenendo in cassa integrazione migliaia di lavoratori. Gli impegni verso il territorio, la tutela ambientale e della salute dentro e fuori la fabbrica registrano ancora ritardi inaccettabili: per questo è necessario che i 680 milioni previsti dal decreto salva Ilva si traducano in rilancio produttivo e occupazionale e processo di decarbonizzazione”. Lo dice la senatrice del Pd Annamaria Furlan, componente della Commissione Lavoro. “Solo con l’accordo di programma – prosegue Furlan – si garantiscono percorsi virtuosi e partecipativi delle istituzioni e dei soggetti sociali e aziendali. Un investimento importante come quello previsto necessita di un cambiamento immediato della governance dell’impresa, con un ruolo più forte del socio pubblico a garanzia stessa dell’investimento”. 


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