“È condivisibile l’analisi della presidente dell’Ance Federica Brancaccio sulla valutazione degli effetti del superbonus nel Paese. Troppo spesso la narrazione tiene conto unicamente dell’impatto finanziario sui conti pubblici senza guardare alle motivazioni, al contesto, alle ricadute. Ricordiamo che i bonus e le detrazioni sono uno strumento utilizzato da molti anni dal legislatore per stimolare il mercato. Quale momento migliore per effettuare questo stimolo, alla uscita di una pandemia che ha avuto un impatto sul mercato economico e del lavoro terribile e non programmato? La difficoltà vera è stata nella gestione non programmata sul lungo termine che non ha tenuto conto immediatamente del contesto in cui era stato calato”. Lo afferma la senatrice Annamaria Furlan del Partito Democratico commentando le parole della presidente dell’Associazione nazionale costruttori edili Federica Brancaccio.
“La legge quadro sulla rigenerazione, la direttiva casa green da recepire nella normativa, il testo unico sull’edilizia sono azioni normative fondamentali da coordinare proprio con gli attori di mercato coinvolti, le parti sociali. Il giudizio sul superbonus non può condizionare la fase che si apre. Pilotare la spesa in modo qualitativo – sottolinea Furlan – vuol dire realizzare opere di qualità che durino nel tempo. A questo va aggiunto un punto fondamentale: il coinvolgimento di quelle fasce di popolazione più indigente e che non può anticipare queste importanti azioni di riqualificazione”, ha concluso la senatrice Pd.


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