“Quando il governo ha annunciato la presentazione di questo decreto chiamato ‘Enti’, in Parlamento stavamo esaminando il Dl Pa per cui abbiamo pensato che il nuovo provvedimento fosse finalizzato a colmare alcune lacune importanti, a partire dalle assunzioni nel sociale, nella sanità e delle figure tecniche necessarie per attuare il Pnrr: nulla di tutto questo purtroppo. Si tratta di un decreto omnibus la cui principale finalità è di azzerare in modo inaudito i vertici dei due principali enti del welfare italiano. La maggioranza sta occupando tutti gli spazi in modo poco democratico, fa fuori dipendenti pubblici prima della fine del mandato con norme contra personam. Per chi sono urgenti queste norme? Per lo Stato, per i dipendenti pubblici o per la maggioranza che governa il Paese?”. Lo dice la senatrice Annamaria Furlan, componente della Commissione Affari sociali, lavoro, sanità, che ha parlato in Aula per annunciare il voto contrario del Pd al dl enti.
“Con questo decreto il governo – prosegue Furlan – ha azzerato i presidenti di Inps e Inail ma è stato poi incapace di nominare i nuovi vertici rispettando i 20 giorni di tempo che si era dato e lasciando a lungo due istituti fondamentali con i presidenti delegittimati nel ruolo e diminuiti nelle capacità operative e di intervento nel momento delicato dell’attuazione del Pnrr. Una misura di spoil system, che il nostro ordinamento non prevede, e che è stata giustificata con un intervento di razionalizzazione e semplificazione. Ma se volevano correggere la governance di questi due enti perché non hanno proposto a lavoratori e datori di lavori di entrare nei Cda, con una riforma importante e partecipativa che avrebbe chiamato i veri azionisti a decidere? Diciamoci una parola di verità: siamo di fronte al punto più basso da quando la Destra governa, perché lo stesso è stato fatto per sostituire il Sovrintendente del San Carlo di Napoli e ora siamo preoccupati per l’Aifa, un ente fondamentale che è stato depotenziato e da cui i tecnici si stanno dimettendo”.


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