“Le aggressioni al personale che opera nel trasporto pubblico sono ormai all’ordine del giorno e stanno diventando insostenibili. C’è un Protocollo, sottoscritto nella passata legislatura dai sindacati e dal Ministero, che delinea misure chiare per affrontare questo drammatico problema. Un protocollo rimasto per troppo tempo nei cassetti del ministro Salvini e rispolverato solo qualche settimana fa. Ho depositato un’interrogazione parlamentare per chiedere chiarimenti su questi fenomeni e per ribadire l’urgenza di adottare strumenti di tutela per i lavoratori”. Lo afferma la senatrice Pd Annamaria Furlan, componente della commissione Lavoro.
“Dopo l’ultimo drammatico episodio avvenuto a Genova – sottolinea Furlan – è necessario agire. Il Protocollo firmato nel 2022 individua ‘misure di sistema’ e ‘misure specifiche’. Tra le misure di sistema, propone di istituire una sede istituzionale, a livello nazionale, di monitoraggio. Tra le ‘misure specifiche’ – aggiunge la senatrice Pd – si prevedono investimenti in videosorveglianza e protezione di infrastrutture e mezzi, equipaggiamenti minimi obbligatori, isolamento del posto di guida degli operatori con cabine protette, sistemi di controllo degli accessi, un numero nazionale di emergenza dedicato a personale e utenti, adozione di procedure standard finalizzate alla protezione del personale, programmi di protezione e sicurezza, controllo e presidio anche attraverso la presenza di guardie giurate e unità cinofile”.
“Stiamo parlando del lavoro quotidiano di autisti, controllori, agenti e operatori di stazione, capotreni e macchinisti che secondo i dati forniti dall’osservatorio della Fit-Cisl sono vittime quotidiane di episodi di aggressione e violenza. Una situazione insostenibile, mi auguro che il Ministro Salvini invece di annunciare pene durissime si occupi di migliorare le condizioni di lavoro di queste persone” conclude la senatrice Furlan.


Ne Parlano