Il ‘Decreto Tajani’ sulla cittadinanza per discendenza “va riscritto”, lo dice il senatore Pd Francesco Giacobbe, eletto nella Circoscrizione Estero – Ripartizione Africa, Asia, Oceania e Antartide, commentando la sentenza del tribunale di Campobasso. “Il giudice ha riconosciuto la cittadinanza agli attori della causa, ha respinto l’idea di una retroattività del decreto e ha condannato il ministero dell’Interno al pagamento delle spese legali. Un passaggio cruciale della sentenza afferma infatti che ‘il Decreto n. 36/2025 non stabilisce espressamente la retroattività delle nuove regole’, mettendo così in discussione uno degli aspetti più controversi del provvedimento governativo”.
Continua Giacobbe: “È esattamente quello che ho sostenuto in commissione Affari costituzionali e negli emendamenti che ho presentato: non si può applicare retroattivamente una norma così delicata, che va a colpire migliaia di persone che avevano già avviato un percorso legittimo per ottenere il riconoscimento della cittadinanza italiana”. Dunque, prosegue, “questo provvedimento va riscritto. Non possiamo privare della cittadinanza i discendenti degli italiani all’estero. Non è accettabile dividere le famiglie, riconoscendo la cittadinanza a un figlio e negandola al fratello nato successivamente. È un’ingiustizia evidente e continuerò il mio impegno per fermare questo decreto”.


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