‘Il governo non dimentichi: i responsabili delle stragi nazifasciste devono scontare le loro condanne’. Lo chiede il senatore Pd Felice Casson, vicepresidente della commissione Giustizia con un’interrogazione ai ministri della Giustizia, degli Esteri e della Difesa ricordando che già nel corso delle passate legislature il governo era stato sollecitato a rendere nota ‘ la situazione concernente i responsabili delle stragi nazi-fasciste, così come individuati e condannati dalla magistratura militare italiana, nonché le risposte date dall’autorità tedesca competente in ordine a provvedimenti cautelari o definitivi adottati dall’autorità giudiziaria italiana in merito’. ‘Lo Stato italiano -afferma – non può lasciare che le incresciose vicende connesse al cosiddetto armadio della vergogna, che per decenni ha tenuto nascosti i crimini nazifascisti risalenti alla seconda guerra mondiale, non conoscano colpevoli. Nonostante le sollecitazioni parlamentari del Pd in questi anni esistono ancora tanti i dubbi e problemi non risolti, tra cui quello relativo alla mancata esecuzione delle pene dell’ergastolo inflitte dai tribunali militari italiani ad oltre venti cittadini stranieri, ex militari tedeschi, residenti all’estero’. ‘I procuratori militari italiani – spiega – che avevano condotto e stanno conducendo inchieste difficoltosissime, dopo quasi settanta anni dai fatti, al fine di ottenere l’esecuzione della pena, hanno compiuto tutti gli atti necessari attraverso Interpol e i rituali canali ministeriali. La Germania, però, non ha quasi mai risposto e in qualche caso si è limitata a comunicare che non si poteva ottemperare dato che si trattava di processi (quelli italiani) celebrati in contumacia’. ‘La risposta – aggiunge – è stata soltanto il silenzio. Ne è scaturita una vera e propria ulteriore ingiustizia, in quanto coloro che sono stati ritenuti colpevoli vengono ora, di fatto, trattati come innocenti è assolutamente inaccettabile che in un Paese civile, come l’Italia, avvengano, circondati dal più assoluto silenzio, fatti di eccezionale gravità come questi; è assolutamente inaccettabile che non si voglia alzare la coltre del silenzio che avvolge ancora l’armadio della vergogna’. ‘E ‘ necessario – conclude Casson – che il governo chiarisca quanti e quali provvedimenti restrittivi della libertà personale risultino essere stati emessi dalla magistratura militare italiana nei confronti dei responsabili delle stragi nazifasciste, quanti e quali di questi provvedimenti risultino essere stati trasmessi all’autorità tedesca e quale risulti essere stata la risposta dell’autorità tedesca’.