‘E’ molto importante che il ministero dell’Interno abbia ipotizzato una nuova gestione dei flussi di asilo, in particolare sulla praticabilità di anticipare la decisione sulla domanda di protezione internazionale affidandone l’esame ad ‘avamposti dell’Unione Europea’ costituiti nei Paesi di transito dei migranti’. Lo afferma la senatrice del Pd Laura Fasiolo commentando l’audizione del ministro Alfano davanti al Comitato parlamentare di controllo sull’attuazione dell’Accordo di Schengen.

‘I nuovi organismi, in collaborazione con l’organizzazione mondiale dei migranti, e secondo accordi con gli Stati membri – continua – potrebbero discriminare tra gli aventi ed i non aventi diritto all’asilo, e quindi decidere una distribuzione equa dei migranti tra i paesi Europei, di cui oggi solo 5 o 6 si fanno carico dell’ex intero flusso e dell’immigrazione. Ciò genererebbe un conseguente abbattimento dei numeri per il nostro Paese e genererebbe equità in Europa. Penso anche al caso del Friuli Venezia Giulia che da mesi vive una condizione di forte disagio. Il Cie di Gradisca d’Isonzo risulta chiuso per ristrutturazione mentre il Cara è attualmente funzionante e utilizzato al massimo della capienza. So che il ministro – conclude Fasiolo – ha firmato il decreto che raddoppia le commissioni territoriali da venti a quaranta e istituisce le sezioni per accelerare la risposta alle richieste di asilo ed eliminare i tempi d’attesa ma sarebbe necessario un ulteriore passo avanti. Ovvero l’attribuzione alle commissioni territoriali dei compiti attualmente destinati all’unità Dublino, ad oggi il primo filtro interfaccia con i Paesi Europei, il che sveltirebbe ulteriormente di molto le operazioni’.


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