Il primo bilancio che emerge dall’Osservatorio sulle quote di genere nelle società quotate e nelle società pubbliche presso il Dipartimento delle Pari Opportunità, alla cui presentazione ho partecipato questa mattina presso la presidenza del Consiglio dei Ministri, segna un primo positivo risultato. Ora bisogna andare avanti celermente ed estendere la presenza delle donne in ogni luogo. Questa e’ innovazione e costruzione concreta di futuro!
Nel giugno scorso avevamo presentato in Senato una mozione unitaria, poi approvata, che garantisce trasparenza, funzionalità e un’adeguata rappresentanza di genere nella nomina dei consigli di amministrazione delle società a partecipazione pubblica, un passo importante verso il superamento della discriminazione di genere. La decisione era in linea con la normativa adottata dal nostro paese in questa materia a partire dal Decreto del Presidente della Repubblica 30 novembre 2012 n. 251 che prevede per gli organi di amministrazione almeno un terzo di rappresentanza femminile. Ora i primi dati confermano che le grandi società pubbliche si sono adeguate alla legge mentre un ulteriore passo sarà estendere le quote anche ad agenzie, fondazioni ed enti che non hanno forma societaria. Un atto di democrazia e di liberazione delle risorse femminili per la crescita e il miglioramento del funzionamento dei consigli di amministrazione.


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