“La scomparsa di Ida Magli rappresenta una perdita enorme per la cultura italiana, il suo lungo lavoro accademico e divulgativo è stato indubbiamente un contributo straordinario per lo sviluppo della prospettiva di genere negli studi storici, antropologici e filosofici: ha smascherato pregiudizi, rivelato forme di dominio e di violenza nei confronti delle donne, descritto i linguaggi della discriminazione. Per questo a lei dobbiamo molto. I suoi tanti scritti sul matriarcato, sulla sessualità, sulla religione, saranno per sempre una fonte di ispirazione per ribadire i princìpi della piena autodeterminazione femminile e valorizzare le conquiste delle donne contro la cultura patriarcale”.

Così la Vice Presidente del Senato Valeria Fedeli commenta la scomparsa dell’antropologa Ida Magli.

“Da Ida Magli – aggiunge Valeria Fedeli – mi ha distanziato non poco la sua visione dell’Europa maturata dagli anni Novanta. Quella unificazione europea che per me è sempre stata una meta di libertà e democrazia, per lei rappresentava un progetto fallimentare e una minaccia per la nostra civiltà: una visione discutibile, messa in crisi da molte evidenze, ma che certamente non ha compromesso la sua onestà intellettuale e la sua passione per il confronto”.

 


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