‘In presentazione ddl ‘veloce’ per riforma 416-ter, raccolte 28 firme’
‘La corruzione, fenomeno dilagante che sottrae ingenti risorse pubbliche, si pone fra le cause della disoccupazione, della crisi economica, dei disservizi del settore pubblico, degli sprechi e delle ineguaglianze sociali: danneggiando le istituzioni e la vita quotidiana delle persone, costituisce uno dei motivi principali per cui il futuro dell’Italia è bloccato nell’incertezza’. Lo dice la senatrice del Pd
Rita Ghedini, che ha raccolto l’appello lanciato in campagna elettorale da ‘Riparte il Futuro’ , sottoscrivendo il ddl presentato dal Presidente del Senato Piero Grasso e presentando lei stessa un ddl ‘più snello’ di riforma del solo articolo 416-ter del codice penale, ‘per accelerare l’iter legislativo volto all’estensione della sfera di applicazione del delitto di scambio elettorale politico-mafioso’.
‘La sostituzione proposta dell’articolo 416-ter del codice penale – spiega Rita Ghedini- amplia l’applicabilità della fattispecie criminosa, mirando a renderla più efficace nella prevenzione del voto di scambio. Il ‘baratto’, infatti, può consistere in un’elargizione di denaro, ma anche nel favorire in vario modo le cosche, ad esempio attraverso promessa di informazioni su appalti pubblici, posti di lavoro da garantire ai clan presenti sul territorio, interdizione dell’azione repressiva delle forze di polizia, nomina a influenti incarichi istituzionali o nel settore privato. L’ampliamento delle condotte che costituiscono reato andrebbe a colpire le possibilità di infiltrazione nelle istituzioni e la capacità di condizionamento di eletti collusi con il sistema criminale’.
Rita Ghedini, che ha raccolto l’appello lanciato in campagna elettorale da ‘Riparte il Futuro’ , sottoscrivendo il ddl presentato dal Presidente del Senato Piero Grasso e presentando lei stessa un ddl ‘più snello’ di riforma del solo articolo 416-ter del codice penale, ‘per accelerare l’iter legislativo volto all’estensione della sfera di applicazione del delitto di scambio elettorale politico-mafioso’.
‘La sostituzione proposta dell’articolo 416-ter del codice penale – spiega Rita Ghedini- amplia l’applicabilità della fattispecie criminosa, mirando a renderla più efficace nella prevenzione del voto di scambio. Il ‘baratto’, infatti, può consistere in un’elargizione di denaro, ma anche nel favorire in vario modo le cosche, ad esempio attraverso promessa di informazioni su appalti pubblici, posti di lavoro da garantire ai clan presenti sul territorio, interdizione dell’azione repressiva delle forze di polizia, nomina a influenti incarichi istituzionali o nel settore privato. L’ampliamento delle condotte che costituiscono reato andrebbe a colpire le possibilità di infiltrazione nelle istituzioni e la capacità di condizionamento di eletti collusi con il sistema criminale’.