‘A Sant’Anna di Stazzema, il 12 agosto 1944, furono massacrati 560 civili, tra cui 116 ragazzi e bambini, il più piccolo dei quali di soli 20 giorni, eppure, nonostante le precedenti condanne del tribunale di Roma non solo sulla base di precise prove documentali e testimoniali, ma anche attraverso le deposizioni di alcuni imputati rei confessi, la Procura di Stoccarda ha confermato, ribadendola con assurde motivazioni, l’archiviazione dell’inchiesta per la strage nazista’. Lo dichiara la senatrice del PD Manuela Granaiola.
‘Quell’eccidio – spiega Granaiola – fu un disegno criminale per spargere terrore tra la popolazione civile. Fu un crimine contro l’umanità consapevolmente perpetrato nel tentativo di isolare ed arginare la lotta partigiana. Oggi, con la decisione della procura di Stoccarda, una delle più efferate stragi nazifasciste perpetrate durante la seconda guerra mondiale contro uomini, donne e bambini innocenti vede negata la possibilità di colpire i diretti responsabili e gli autori materiali; ma nessuna motivazione ’giuridica’ potrà mai nascondere, appannare o negare le responsabilità morali, civili e storiche di quei tragici fatti. Quella di Stoccarda – conclude la senatrice del PD – è una sentenza che rinnova il dolore dei sopravvissuti e dei discendenti delle vittime; offende la coscienza democratica del popolo italiano e la memoria di chi lottò e soffrì per la liberazione dell’Italia dalla barbarie nazifascista’.