‘A Torino si è fatta la storia: la Corte d’Appello ha ribaltato il giudizio di primo grado e ha riconosciuto la trascrivibilità dell’atto di nascita di un bambino nato in Spagna con fecondazione assistita eterologa da una donna spagnola e una italiana, entrambe riconosciute come mamme dalla legge spagnola, oggi divorziate.
E’ un grande passo verso l’abbattimento dei paradossi tra i diversi ordinamenti europei e verso il riconoscimento dell’omogenitorialità nel nostro paese: mentre qualche mese fa il Tribunale di Roma ha concesso l’adozione del figlio della compagna ad una donna lesbica, questa è la prima volta che in Italia viene riconosciuta la doppia maternità fin dalla nascita.’


Questo il commento del senatore del Partito Democratico Sergio Lo Giudice. Dal 2014 anche il parlamentare dem e suo marito Michele Giarratano sono ‘genitori arcobaleno’.


‘Fuori dalle sale convegni dove si affronta la questione della ‘difesa della famiglia naturale’ ci sono i figli delle coppie omosessuali in carne ed ossa, ed è proprio sul preminente interesse del minore che si fonda la storica decisione della Corte d’Appello di Torino . Adesso – conclude Lo Giudice – si passi presto dalle aule di tribunale a quelle parlamentari per colmare una anacronistica lacuna normativa che impone ai giudici un ruolo non più evitabile di supplenza alle inadempienze del legislatore.’


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