‘Dopo la morte di un ragazzo di sedici anni al Cocoricò di Riccione per overdose da ecstasy non è tardato l’annuncio del ‘pugno di ferro’ da parte del Viminale. Ma l’età delle persone coinvolte e l’estrema accessibilità delle sostanze richiedono provvedimenti differenti rispetto alla mera attività di repressione. Anche la prevenzione non basta se non è accompagnata da serie politiche di riduzione del danno. Alfano ha annunciato un piano di intervento, ma i primi segni dicono che si vuole puntare su lato repressivo, il più inefficace. Per questo insieme ad altri 14 senatori ho deciso di interrogare il governo sullo stato di abbandono delle politiche di riduzione del danno.’

Ad annunciare il deposito dell’interrogazione è il senatore del Partito Democratico Sergio Lo Giudice, firmatario del documento insieme alle senatrici e ai senatori Bencini, Cardinali, Fucksia, Gambaro, Idem, Mirabelli, Mussini, Orellana, Palermo, Panizza, Pegorer, Pezzopane, Maurizio Romani e Zanoni.

‘Analisi preventiva delle sostanze, assistenza anonima, informazione sulla necessità di bere molta acqua in caso di assunzione di MDMA sono accorgimenti che potrebbero salvare la vita di molte persone. E’ anche pacifico – conclude il senatore dem – che la legalizzazione delle cosiddette ‘droghe leggere’ favorirebbe la traslazione della domanda di sostanze stupefacenti dal consumo delle pericolose droghe sintetiche a quelle naturali, come le infiorescenze della cannabis e l’hashish, finalmente sottratte al mercato illegale. In entrambe le Camere è stata depositata in questi giorni una proposta di legge sulla legalizzazione della cannabis, sottoscritta da oltre 250 parlamentari, che darebbe una mano in questo senso.’


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