«Con molti colleghi stiamo lavorando per farprevalare il dialogo e la condivisione intorno al testo Cirinnà. L`ultimo miglio sarà il più difficile. Ma sono convinto che la soluzione è in quei 23 articoli». Giuseppe Lumia è il senatore del Pd di area cattolica che in queste settimane ha assunto il ruolo delicato e difficile di cercare la migliore sintesi per portare il testo Cirinnà al traguardo.
La piazza del family Day può cambiare qualcosa nel programma del Parlamento?
«Per noi è prioritario approvare la legge mantenendone inalterato l`impianto. Abbiamo sempre tenuto un atteggiamento aperto al dialogo. La proposta Cirinnà è una sintesi che ha raccolto tutte le istanze arrivate sultavolo in due anni di dibattito. All`interno di questo impianto abbiamo avanzato ulteriori correzioni e miglioramenti. Ora siamo pronti ad andare in aula. Sempre aperti al dialogo e al confronto».
Lei è un cattolico. Cosa ne pensa del cartello che ha campeggiato nell`arena del Circo Massimo «Reni, siamo due milioni, ci ricorderemo se non ci ascolti»?
«Quel cartello è sbagliato. Tradisce un atteggiamento contro che non dà nobiltà a molti che stavano in quella piazza con idee e proposte positive. Nella proposta Cirinnàtraspare in modo evidente un atteggiamento pro famiglia. Come cattolico accolgo positivamente questo cambiamento culturale rispetto aeroposte del passato. Ecco perchè certi atteggiamenti contro sono sbagliati e impediscono la crescita sociale e culturale della società. La politica deve avere il coraggio di guardare oltre e decidere per il bene del nostro paese che va tolto dall`isolamento rispetto agli altri».
Molti dicono che i diritti civili non sono la priorità.
«Invece lo sono. È stato un caposaldo delle primarie e Renzi ha avuto il coraggio di mantenere questo impegno
tenendo il governo fuori dalla discussione. Il Pd fa bene a portare avanti l`idea che i diritti civili sono una risorsa e non una pietra d`inciampo per modernizzare l`Italia. Basta dare un`occhiata al resto del mondo. Rajoy, in Spagna, ha governato 5 anni senza mettere in discussione il matrimonio egualitario voluto da Zapatero. Il conservatore Cameron lo ha introdotto in Gran Bretagna. L`esponente della destra democratica Sarkozy ha annunciato che non modificherà la legge qualora dovesse vincere. Insomma, giovani e vecchie generazioni danno per scontata l`idea delle unioni civili».
Ma non dell`adozione del figlio dellacoppiaomosessuale. L`articolo 5, sulla stepchild adoption, può essere messo in discussione?
«Nel testo Cirinnà sta prevalendo un`impostazione che può ritrovare il paese unito anche su una questione
delicata come quella delle adozioni. Il punto richiamato da tutte le piazze, arcobaleno e non, è quello della responsabilità genitoriale. È chiaro che la scelta di adottare è quella che culturalmente responsabilizza di più i genitori. Voglio dire che se si guarda al testo Cirinnà senza pregiudizi, alla fine si capirà che la soluzione indicata è quella che meglio risponde ad un paese che vuole tutelare di più i bambini e farli crescere in un contesto familiare sereno dove sono curati, accuditi e amati. Negare l`adozione smentisce chi dice che i bambini devono essere al centro della proposta legislativa».
Il ministro Alfano ha incontrato il portavoce del Family Day Massimo Gandolfini. Le è sembrato opportuno?
«Il governo è stato lasciato libero. A volte è utile recuperare l`antica saggezza del parlamento italiano. Quando si approvò la legge sul divorzio, la Dc lasciò che il primato fosse del Parlamento e grazie a questo l’Italia fece un balzo in avanti storico».
Andiamo in aula. Il capogruppo Zanda dice che «il Pd è pronto a fare modifiche». Quali?
«Prima di tutto abbiamo corretto il testo per rispettare a pieno il dettato della sentenza 138 della Corte costituzionale. Significa che abbiamo reso essenziali i richiami agli articoli del codice civile che regolano il matrimonio. Adesso è ancora più evidente che non esiste accavallamento con l`istituto del matrimonio pur nella massima tutela dei diritti così come chiede quella sentenza».
In cosa consiste la mediazione a sua firma sull`adozione?
«Esplicita in modo chiaro che è una facoltà dei soggetti interessati e che non c`è alcun automatismo, c`è un tribunale che decide e un giudice che valuta. È un emendamento che chiarisce bene che la stepchild è una scelta che viene valutata, che responsabilizza e dà doveri ai genitori e più diritti ai bambini».
C`è l`ipotesi di maggioranze variabili a seconda degli articoli. Un`allenza con M5S e Sel potrebbe destabilizzare la maggioranza?
«No perchè il Parlamento è chiamato a guardarsi dentro e a fare una scelta. Sarà unvoto in coscienza e non per calcolo politico».
Teme il voto segreto?

Pd non lo chiederà. E la trasparenza è la migliore risorsa per evitare trucchetti e strumentalizzazioni. Mi
auguro che tutti abbiano il coraggio di rinunciare al voto segreto. In ogni caso niente paura: i travagli interni sono trasversali e per questo alla fine sento che prevarrà la scelta favorevole alle unioni civili».


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